Pencak Silat

PENCAK – SILAT

Si tratta di un’arte marziale tradizionale, nata oltre 10 secoli fa nella regione Nusantara (Indonesia, Malaysia, Singapore e Brunei Darussalam), che racchiude al suo interno alcune centinaia di stili spesso anche molto diversi tra loro.

Il suo nome e’ composto da due parole che avevano lo stesso significato pero’, mentre Pencak veniva utilizzato prevalentemente a Java, Madura e Bali, Silat veniva utilizzato nelle altre parti dell’Indonesia ed in Malesia.

La combinazione di Pencak e di Silat venne fatta la prima volta nel 1948 in occasione della creazione della prima federazione nazionale indonesiana di Pencak Silat: l’Ikatan Pencak Silat Indonesia (IPSI).

La traduzione letterale del termine Pencak Silat in lingua Bahasa (indonesiano) e’ “Arte dell’autodifesa”.

Tra le sue peculiarità ci sono atterramenti sorprendenti, spazzate e forbici fulminee oltre a tecniche speciali per contrastare un avversario in piedi quando ci si trova a terra. Prevede lo studio di forme (jurus) a mani nude e con armi, eseguite sia individualmente che con un compagno. A questo si aggiungono anche tecniche di respirazione.

Nato per la sopravvivenza, il Pencak Silat conserva ancor oggi un sapore guerriero che unito a degli aspetti artistici e spirituali profondi, lo rendono una delle discipline più affascinanti ed efficaci mai esistite.

La pratica del Pencak Silat e’ composta normalmente da quattro aspetti fondamentali:

1) Aspetto mentale:

L’apprendimento del Pencak Silat permette di sviluppare una migliore comprensione di noi stessi e di avvicinarsi a dei valori filosofici :

  • un Pesilat (colui che pratica il Pencak Silat) e’ una persona che possiede un cuore nobile.
  • un Pesilat e’ una persona che rispetta e ama gli altri al fine di preservare la pace.
  • un Pesilat e’ una persona creativa, dinamica, che pensa sempre positivamente.
  • un Pesilat e’ una persona che fa’ rispettare la verita’, l’onesta’ e la giustizia.
  • un Pesilat e’ una persona responsabile delle sue parole e dei suoi atti.

La filosofia del Pencak Silat e’ riassunta dall’espressione BERBUDI PEKERTI LUHUR (avere un carattere ed uno spirito forte).

2) Aspetto tecnico e artistico (Seni)

Parallelamente agli aspetti creativi (forma coreografica) e a quelli fisici (agilita’, potenza ed elasticita’), lo scopo di questo aspetto e’ quello di sviluppare una conoscenza approfondita dei diversi movimenti del corpo che possono sinteticamente essere suddivisi in 5 gruppi: le posizioni, le direzioni di spostamento, i modi di muoversi, i bloccaggi ed i colpi.

3) Aspetto difensivo (Bela-diri)

Lo scopo principale di quest’aspetto e’ l’apprendimento a due, di combinazioni di movimenti d’attacco e di difesa e di tutto cio’ che riguarda la difesa personale pratica.

4) Aspetto sportivo (Olah raga)

La federazione internazionale ha creato una struttura sportiva che permette di valutare le conoscenze e l’abilita’ marziale dei praticanti preservandone al contempo l’integrita’ fisica e morale. Esistono competizioni sia di forme individuali e di coppia / gruppo che di combattimento, anche se in Italia attualmente non esiste un circuito ufficiale.

Lo stile principalmente studiato all’interno della nostra Associazione e’ il:

PERSAUDARAAN SETIA HATI

Si tratta di uno stile creato da Ki Ngabehi Soerodiwirjo (Eyang Suro) nel 1903 sulla base della quintessenza dei vari stili che egli apprese nel corso della sua vita. Queste tecniche sono state codificate in diversi jurus ed esercizi fondamentali che sono la base del sistema.

Il Setia Hati e’ oggi un’organizzazione strutturata caratterizzata dall’assenza di maestri o di guru, in cui i praticanti sono come una famiglia dove tutti i membri si aiutano ognuno con le proprie possibilita’.

E’ inoltre uno dei 10 stili od organizzazioni storiche che anno collaborato alla creazione della prima federazione indonesiana di Pencak Silat: l’Ikatan Pencak Silat Indonesia (IPSI) fondata nel 1948.

Il significato del suo nome puo’ essere inteso come: noi siamo tutti fratelli e sorelle nello sviluppo di un cuore nobile e leale.

Il simbolo e’ rappresentato da due lettere intrecciate (la S e la H) che sono l’abbreviazione di Setia Hati. Il cuore invece fa riferimento sia all’organo che ci permette di esistere, sia all’atteggiamento interiore che spesso ci permette di vivere in pace.

La stella a dodici punte, che comprendono ognuna 5 tratti, serve a ricordare che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo e ad ogni battito del nostro cuore, dobbiamo provare ad avere un cuore nobile e leale.

Le basi filosofiche dello stile provengono principalmente da due persone: Datuk Raja Batua (Sufismo / Tasawuff) e Raja Kenanga Mangga (Induismo). La miscela di queste due correnti ha strutturato un insegnamento basato su fraternità, adattamento, uguaglianza, comprensione (piuttosto che conoscenza) e qualità (piuttosto che quantità).

Il nostro referente per lo stile è Pak Eric Chatelier, primo francese ad entrare a far parte della famiglia del Persaudaraan Setia Hati d’Indonesia.

Da anni conduce studi e ricerche sul Silat in Indonesia portando in occidente informazioni e documentari su stili e scuole fino ad oggi inaccessibili o del tutto sconosciuti ai più.